di Linda De Santi
Copertina di Alessio Rettaroli
Cara Letizia,
tanti auguri per il tuo compleanno!
Lo so, è una frase banale, soprattutto perché te la scrivo su un biglietto su cui è già scritto “Buon compleanno”. L’ho visto in cartoleria e ho pensato accidenti, questo è proprio il tipo di biglietto che farebbe impazzire Letizia, allora l’ho comprato, sono tornata a casa e ho pensato a qualcosa di originale da scrivere prima di inviartelo. Ci ho pensato per un’ora, ho buttato giù una ventina di frasi su un quaderno e le ho cancellate tutte.
Alla fine mi sono detta che la semplicità è sempre la cosa migliore, allora ho optato per “Tanti auguri per il tuo compleanno!”, che adesso però mi sembra la più banale delle banalità, qualcosa che negherà a questo biglietto perfino la speranza di essere ritrovato un giorno in un cassetto, perché lo butterai via domani. O forse invece non lo farai, perché ci sono tutti questi gatti con il cilindro, ti sono sempre piaciuti tanto.
Ti chiedo scusa se non sono riuscita a inventarmi nulla di meglio per il tuo compleanno, ma sai che non sono mai stata brava con queste cose. Gli auguri li ho sempre considerati un genere letterario a sé, il fatto di saper scrivere bene c’entra poco. A scuola prendevo i voti più alti della classe ai temi d’italiano, ma quando per i compleanni mi chiedevano di occuparmi dei biglietti di auguri, non sapevo mai cosa inventarmi.
Alla fine ho scritto un sacco, volevo inviarti una sola frase di auguri e invece guarda qua! Tendo a essere logorroica, me lo dicevi sempre anche tu, soprattutto nell’ultimo periodo in cui ci siamo frequentate.
Ho quasi finito lo spazio, ed ecco che le frasi migliori mi vengono in mente adesso!
Avrei potuto scriverti: “Buon compleanno dai fantasmi del passato”, o anche: “Auguri multipli, uno per ogni anno in cui non mi hai permesso di farteli!”. Sarebbe stato più originale.
Be’, ho davvero finito lo spazio, se continuo a scrivere sconfino sulla testa del siamese con la bombetta colorata qui sotto e sarebbe un peccato. Ti saluto.
Passa una bella giornata.
Samantha
Cara Letizia,
buon onomastico!
So che festeggiare gli onomastici non è una consuetudine da queste parti, ma quando ho acquistato il biglietto per il tuo compleanno ho visto anche questo che mi è piaciuto un sacco, allora ho cercato un pretesto per inviartelo. E, guarda caso, secondo Wikipedia oggi è Santa Letizia!
Mi ha fatto piacere il tuo messaggio dell’altro giorno. Hai scritto solo “grazie per gli auguri”, una risposta banale, ma in fondo anche il biglietto lo era. Mi ha sorpreso scoprire che hai ancora il mio numero. Non credevo l’avresti conservato, dopo che due anni fa mi hai chiesto di non mandarti più messaggi né e-mail.
Come vedi, sto ancora rispettando la tua volontà, infatti su Whatsapp non ti ho risposto. Mi limito a scriverti degli auguri. Anche se, a essere onesti, non ricordo bene perché tra noi è andata così. Mi hai imposto di non cercarti più dopo che ti avevo chiesto perché al lavoro mi ignoravi. Hai risposto: mi opprimi e mi soffochi. Hai detto che ti serviva tempo per te stessa. Io però sapevo che stavi attraversando un momento di crisi con Matteo, ecco perché ho fatto di tutto per rimanerti vicina. Ti serviva aiuto, Letizia, chissà cosa sarebbe successo se ti avessi lasciato da sola. Okay, forse ti ho espresso il mio desiderio di sostenerti in maniera un po’ contorta; non avrei dovuto tirare fuori certe cose che potevano essere male interpretate. Secondo te sarei davvero andata dal capo per raccontargli dei tuoi furtarelli in negozio? E credo che tu abbia preso un po’ troppo sul serio anche la storia della macchina.
Ma non voglio rivangare vecchie questioni. Forse volevi rimanere concentrata sul lavoro e la nostra amicizia ti era d’intralcio. Non pensiamoci più. Goditi il tuo onomastico. Chissà cosa farai di bello oggi? Non lo immagino. Forse andrai a fare merenda da Delizie con tua madre e dopo a fare shopping da Zara in centro. E magari poi andrai al cinema Astra, allo spettacolo delle venti e trenta, insieme alla tua nuova amica Irene Secchi. Ho indovinato?
In ogni caso, divertiti!
Samantha
Cara Letizia,
felice Halloween!
Ti piace questo bigliettino 3D con i gattini vestiti da pipistrelli? Quando l’ho visto ho pensato che dovevo assolutamente inviartelo.
Sai, non sono sicura di aver capito il tuo ultimo messaggio. Chiedi come faccio a sapere di Irene e mi scrivi di smetterla di farmi gli affari tuoi.
Mi fa ridere che mi accusi di ficcare il naso nella tua vita, quando dalla mattina alla sera stai sui social a postare perfino quando ti passi il filo interdentale tra i denti. È da un anno che, almeno una volta ogni due mesi, su Facebook ti registri al cinema Astra allo spettacolo delle venti e trenta. E quest’estate ti hanno taggata in almeno dieci foto insieme a questa Irene, che prima non era tra i tuoi contatti, quindi mi sembra evidente che ti sei fatta una nuova amica. Non c’è bisogno di spiarti per sapere ciò che fai, sei tu stessa a urlarlo ai quattro venti.
Non capisco perché tiri fuori cose successe ere geologiche fa, per di più false. Non ti ho mai aspettato davanti casa tua in macchina per vedere dove andavi la sera, è sempre stata una tua fantasia.
Passiamo a pensieri più felici, che è meglio. Cosa farai per Halloween? Io stavo pensando di tornare in quel locale in piazza in cui andavamo insieme anni fa, quando staccavamo dal lavoro. Il Cantabrillo, ricordi? È quello in cui mi hai detto che stavi tradendo Matteo. Ti sentivi in colpa, attraversavi la fase da cui siamo passate un po’ tutte, quella in cui ti piace un ragazzo ma non sai se vuoi legarti sul serio a lui e rinunciare a tutte le altre possibilità. Non avevi idea di cosa fare. Non te l’ho mai detto, ma ti ringrazio per esserti confidata con me, quella volta. Mi hai fatto capire che non ti stavo ascoltando come meritavi, che non ero abbastanza focalizzata sui tuoi bisogni. Ti serviva aiuto, E così ho fatto. Ti ho risparmiato la parte difficile. Quando Matteo ti ha lasciata è stata la cosa migliore che poteva accadere: hai avuto un’uscita rapida e indolore dalla quella storia, ti sei risparmiata tutta la parte dei sensi di colpa. Non preoccuparti, Letizia, non voglio che mi ringrazi. Le amiche si aiutano a vicenda.
Comunque, nel caso ti andasse di fare due chiacchiere, stasera sarò al Cantabrillo. Forse c’è ancora il barista che ti piaceva, il tipo con i capelli lunghi. Preparava quei cocktail deliziosi, ricordi? Credo che avesse una cotta per te. Chissà se ce l’ha ancora. Magari stasera glielo chiedo.
Qualunque cosa farai, ti auguro di passare una bella serata.
Auguri dai fantasmi del passato!
Samantha
Cara Letizia,
auguri per una tenebrosa Festa dei Morti.
Ti mando questo biglietto nella speranza di rallegrarti un po’ l’umore, visto che mi sembri molto nervosa.
Da quello che scrivi sembra quasi che tu non volessi che fossi io a informare Matteo dei tuoi tradimenti. Eppure sei stata tu stessa a implorarmi di farlo!
Mi chiedi di non scriverti più, ma mi sembra che, tra di noi, sei tu quella che continua a mandarmi messaggi su Whatsapp. Io neppure ti rispondo, mi limito solo a mandarti degli auguri cordiali per le feste.
A volte sei davvero assurda, Letizia. Non so, sei certa di stare bene? Hai provato a consultare un esperto? Un terapeuta, un naturopata?
Comunque, ti do una notizia che dovrebbe riuscire a rallegrarti: ieri sera ho parlato con il barista del Cantabrillo, Jonathan, e indovina un po’? Si ricorda perfettamente di te. Confesso però che lo sapevo già. Anzi, credo proprio che di recente vi siate perfino visti. Ho indovinato?
Tranquilla, manterrò il segreto. So che siete all’inizio e che la cosa non è ancora ufficiale. Lo so perché, stranamente, non hai divulgato la notizia sui social, forse non l’hai detto nemmeno alla tua cara Irene Secchi. Su quest’ultimo punto, posso dirti che hai fatto benissimo: da una serie di indizi sul profilo Facebook delle sue amiche, sono piuttosto sicura che stia organizzando una vacanza per il periodo festivo. Non penso, però, che ti abbia coinvolta. Facciamo un gioco: prova a chiederle cosa farà per Capodanno. Scommettiamo che inventerà una scusa qualsiasi per non passarlo con te?
Biglietto più breve, stavolta: le cartolerie sono chiuse e ho dovuto usare questo cartoncino anonimo che avevo in casa. È già finito lo spazio, come vedi.
Le ultime righe sono per augurare tanta felicità a te e a Jonathan: siete una bella coppia, spero che ufficializzerete presto.
Buoni Morti,
Samantha
Cara Letizia,
Buona Festa della Madonna!
Come festeggerai questa ricorrenza religiosa? La spiritualità non ti è mai interessata, ma spero che non preferissi un biglietto con gli angeli a questo con i gatti e gli arcobaleni.
Non capisco perché ti sia stupita tanto per il fatto che so di te e Jonathan. Mi accusi di nuovo di violare la tua privacy online. Non so, Letizia, a volte sei veramente paranoica. Pensi che io stia sempre lì a tenere d’occhio i tuoi profili social, dove peraltro mi hai bloccata?
Anche se non ci credi, ho di meglio da fare che passare le giornate su Facebook, Instagram e compagnia bella. E comunque, a volte è sufficiente sedersi in un bar qualunque, durante il pomeriggio all’ora in cui c’è meno gente, e ascoltare le conversazioni dietro al bancone, per venire a conoscenza di certe cose. Se tu provassi a farlo, ad esempio, al Cantabrillo intorno alle tre del pomeriggio, scopriresti che il tuo Jonathan è un gran chiacchierone, e che da settimane, durante il turno, racconta ai colleghi dei vostri appuntamenti. In maniera non sempre romantica, devo dire. Anzi, direi proprio che il ragazzo tende a rivelare un po’ troppi dettagli, alcuni veramente spiacevoli. Comunque sappi che non ho creduto neppure per un istante a quella cosa strana con la racchetta da tennis, non mi sembri il tipo che fa cose del genere.
Non te l’ho scritto nei biglietti precedenti per paura che ti agitassi (sei sempre stata ansiosa, ma ultimamente salti su davvero per nulla), ma adesso devo proprio chiedertelo: Letizia, sei proprio sicura di voler stare con uno così?
Forse non dovrei dirtelo, visto che sei così stressata, ma mi spiace che la gente si approfitti della tua fiducia. Sei sempre stata così ingenua, Letizia. Non ti rendi mai conto di nulla, vivi confinata dentro te stessa e non ti accorgi delle cose che ti succedono intorno. Esisti solo tu e la tua visione melodrammatica del mondo, ed ecco che ti sfugge ciò che è evidente, ovvio, praticamente davanti al tuo naso: l’altra ragazza.
Eh già: non sei l’unica con cui Jonathan si vede. Mi spiace dover essere io a dirtelo. Sai le sere in cui ti dice che va in sala prove con il gruppo? Ecco, faresti meglio a controllare cosa fa davvero. Mi stupisce che tu non te ne sia mai accorta.
Sai, Letizia, un po’ mi dispiace per te. Non siamo più amiche da due anni, ciò che fai non mi riguarda, ma provo pena per la tua situazione. So che in passato ti sei lamentata di me, mi hai fatto passare per una specie di mostro opprimente, eppure ti circondi di persone che dicono di volerti bene quando invece non è vero. Mentono, Letizia, ma forse a te va bene così: hai sempre preferito la finzione alla verità.
Magari, vista la festività, oggi deciderai di riconnetterti con la tua parte spirituale e meditare sulla tua vita.
Se sarà così, buone riflessioni. Un abbraccio,
Sami
Cara Letizia,
tanti cari auguri di buon Natale!
Immagino che per te non sia un momento molto allegro, ma sono sicura che questo cartoncino con i gattini appesi all’albero di Natale ti strapperà un sorriso.
Mi auguro che, quando dopo il mio ultimo biglietto mi hai scritto su Whatsapp che non avresti aperto il prossimo, stessi scherzando. Lasciami dire che sarebbe davvero molto sgarbato rifiutare degli auguri. E comunque, se davvero manterrai il tuo scortese proposito e non leggerai questo messaggio, non saprai mai che sono fiera di te per aver mollato Jonathan. Ho ascoltato mentre lo raccontava ai colleghi, e posso assicurarti che il caro barista non sembrava affatto giù di morale, anzi. Ti ha anche chiamata con dei nomi che non voglio ripetere. Quindi non essere triste Letizia: rallegrati, invece!
Non preoccuparti, non voglio alcun ringraziamento. Consideralo un favore in onore dei tempi in cui eravamo amiche. Adesso non lo siamo più, non per mia decisione, ma proprio per questo spero che la prossima volta sceglierai con più attenzione le persone che frequenti. Anche se, ti sarai resa conto, è difficilissimo trovare qualcuno che sia davvero sincero.
So che hai smesso di vedere Irene. Hai fatto bene: una che si offende perché le chiedi se sta organizzando qualcosa per Capodanno senza coinvolgerti, non merita la tua amicizia. Quella sparata che ha fatto su Facebook, poi, poteva proprio risparmiarsela. Comunque, alla fine ci va o no a Lisbona?
Passa un sereno Natale con la tua famiglia.
A proposito, come sta tua madre?
Buone feste,
Sami
Buona Notte di San Silvestro!
Ti auguro un anno pieno di sorprese.
Io stamattina ne ho avuta una particolare. Il postino mi ha recapitato il biglietto d’auguri che ti ho mandato a Natale. Chiuso in una busta con il mio indirizzo, inviato tramite posta raccomandata. Ho pensato a un errore, visto che, grazie ai miei ultimi messaggi, ti sei salvata da parecchi guai. Che motivo avresti avuto di rimandare indietro degli innocenti auguri di buone feste? Sono andata all’ufficio postale a chiedere. L’impiegata mi ha confermato che non c’è stato alcun disguido: il mio biglietto me lo hai rimandato tu.
Che succede, Letizia?
Sono stata troppo onesta? Ho peccato di bontà eccessiva nel rivelarti che eri circondata da persone che si stavano approfittando della tua fiducia? Davvero non capisco. Così però mi fai passare la voglia di aiutarti, e credimi, hai proprio bisogno del mio aiuto. Ora più che mai, visto che ho appena scoperto qualcosa che dovresti assolutamente sapere. Facciamo così: ti recapiterò di nuovo gli auguri di Natale insieme a questo biglietto in un’unica busta, sulla quale scriverò: “CONTIENE INFORMAZIONI IMPORTANTI SULLA SALUTE DI GIOVANNA GORI”. Così sarò certa che leggerai ogni riga.
Pensi che me lo stia inventando? Be’, ho davvero delle informazioni a proposito della salute di tua madre. Non ti ha detto la verità riguardo agli ultimi esami medici a cui si è sottoposta di recente. Ma sai che c’è? Ti rivelerò ciò che so in un’altra occasione. Avrei potuto farlo in questo biglietto, ma non te lo meriti. Vedi? Anche tua madre ti mente. Forse essere circondata da persone che non sono sincere con te è il tuo destino. Immagino che lei ti nasconda la verità perché non vuole che ti preoccupi, ma resta il fatto che non ti sta dicendo una cosa molto importante. Se fossi un po’ più intelligente, Letizia, credo che apprezzeresti chi invece ti ha sempre e solo aiutato.
So che Giovanna è andata in montagna con le amiche. Be’, decidi tu se telefonarle e chiedere. Considera però che così potresti rovinarle il Capodanno, e sai, non è detto che per lei ce ne sarà un altro.
Al prossimo biglietto!
Buona fine e buon inizio,
Tua, Sami
Cara Letizia,
buona Epifania!
Evito la trafila di battute pessime sul giorno della Befana. Sai, quelle tipo: “Auguri per la tua festa”, oppure “Non serve che ti travesti, sei già una Befana”. Non so tu, ma le ho sempre trovate tristissime.
Sai, mi aspettavo un tuo messaggio, dopo la busta doppia che ti ho inviato la settimana scorsa. Non credo tu sia stata così sciocca da non aprirla.
Che tu ci creda o no, di tua madre l’ho scoperto per caso. Qualche giorno prima del 31 sono andata all’ospedale a fare una mappatura dei nei e ho visto tua madre seduta vicino all’entrata. Parlava al telefono con qualcuno, penso una delle amiche con cui è andata in montagna. Ha detto “la risonanza ha confermato”, e anche “non so come dirlo a Letizia”.
Vedo che non pubblichi più niente nemmeno su Instagram e TikTok. Mi hai bloccata anche lì? Sul serio, mi dispiace che tu reagisca così. Capisco che sei sconvolta, ma ragiona un attimo. Ti ho salvato da una stronza e da un bugiardo, ti sto avvertendo che tua madre ha un problema di salute grave, ti mando sempre dei bellissimi bigliettini con i gatti… e sarei io la cattiva?
Tranquilla, Letizia. Io posso solo provarci, ad aiutarti: se non ti interessa stare meglio, non ho certo il potere di cambiare le cose. Però, a essere sincera, non ti capisco. Potremmo essere felici insieme. Confidarci tutto, affrontare ogni cosa come una volta. Come puoi non capire che sono l’unica persona al mondo che non ti mentirebbe mai?
Presto resterai sola, Letizia. Hai sempre avuto un carattere introverso, incontri difficoltà a farti degli amici sinceri. Sul serio vuoi rifiutare l’aiuto dell’unica persona che ti vuole realmente bene?
Be’, spero che almeno per la Befana ci sarà un po’ di dolcezza, nella tua vita.
Un abbraccio
La tua Sami
Cara Letizia,
auguri per una Pasqua felice!
È passato un po’ dal mio ultimo biglietto. Dalla Befana a oggi non c’erano altre occasioni per mandarti degli auguri.
So che gli ultimi mesi non sono stati facili per te. Tua madre all’ospedale, le notti in bianco, i problemi economici (visto che hai mollato il lavoro al negozio). Poi il funerale, a cui non è venuto quasi nessuno dei vostri parenti.
Alla fine hai dovuto affrontare tutto da sola. C’era solo il gatto di tua madre, Murr, che alla sera ti dava un po’ di conforto sedendosi vicino a te sul divano, ma a un certo punto, chissà come mai, è scomparso. Forse è stato meglio così, Letizia: avrebbe potuto avere la tigna o qualche altra malattia. Quando lo lasciavi uscire, andava a infilarsi nei posti più sporchi: sotto alle macchine, vicino ai cassonetti dell’immondizia. E poi si faceva accarezzare da tutti e questo non è bello: un animale dovrebbe voler bene solo al proprio padrone. Magari è successo che qualcuno, dopo avergli fatto un bel po’ di coccole, se l’è preso e lo ha portato lontano.
Insomma, mi addolora che tu stia passando questo periodo in solitudine. I tuoi social sono un deserto, non sono più riuscita ad avere tue notizie e mi sono preoccupata. Sono passata davanti a casa tua, ieri. Ci passo spesso, a dire la verità. Ma, prima che tu ti agiti, tranquilla: non ti sto stalkerando! Ti stalkererei se venissi lì apposta per vedere se ci sei, a che ora esci di casa e quando rientri, ma figurati se lo farei intenzionalmente. È che la mattina ho deciso di venire a fare jogging nel tuo quartiere, c’è più verde e meno sporco sui marciapiedi.
Comunque, ieri ero lì e per caso ho visto che stavi svuotando casa tua. Il tuo giardino era invaso da mobili, cassettiere, librerie, scatole piene di soprammobili e cianfrusaglie. Che fai, Letizia, ti liberi di un po’ delle cose del passato? Magari ti liberassi anche dell’idea che non vuoi avere più niente a che fare con me. Giusto per sapere: non stai traslocando, vero?
Ho deciso che questo biglietto te lo porterò io stessa domattina, quando passerò davanti a casa tua durante l’allenamento. Ti porterò anche una scatola dei cioccolatini fondenti che ti piacevano tanto, per addolcire la tua Pasqua.
Ti abbraccio.
La tua Samina
Cara Letizia,
per questa occasione ho voluto comprarti il biglietto più bello in assoluto. Ho girato cinque cartolerie per trovare quello perfetto, e alla fine eccolo qua. Sono sicura che apprezzerai gli orli dorati, i certosini, la carta satinata.
Quant’è stato incredibile quello che è successo!
Ci ero rimasta male quando hai detto che stavi svuotando la casa per trasferirti. Che poi, sul serio, Letizia: Berlino? Ma se all’estero non ci sei mai stata neppure in vacanza, e per di più il tuo inglese fa pena!
Comunque, l’altro giorno è stato bello rivederti e parlare, anche se per poco. All’inizio ero indecisa se venire davvero a casa tua, ma dovevo assicurarmi che tu leggessi il mio ultimo biglietto di auguri. Avevo impiegato l’intera mattinata a scriverlo, c’erano tante cose che volevo dirti. La cosa incredibile è che adesso non so proprio che fine abbia fatto quel biglietto: credo di averlo perduto nella concitazione degli eventi. È davvero strano, è come se non fosse neanche mai esistito!
Però, che fortuna che mi trovassi lì da te proprio in quel momento! Non so perché hai reagito così male davanti al mio dispiacere per il fatto che te ne stessi andando. Okay, forse anche io mi sono un po’ alterata, ma è solo perché non mi aspettavo di scoprire che saresti andata a vivere all’estero e non ti avrei mai più rivista.
Mi dispiace che tu sia entrata in agitazione, che tu abbia iniziato a gridare, a indietreggiare come se pensassi che volevo attaccarti, e alla fine che tu abbia inciampato in quello scatolone e sia rotolata giù dalle scale! Ti sei anche ferita alla testa, è uscito tanto di quel sangue che, quando ho chiamato l’ambulanza, i soccorritori credevano che qualcuno ti avesse aggredita e buttata giù di proposito. Invece io gli ho spiegato tutto, ho chiarito che nessuno ti ha colpita intenzionalmente con qualcosa di lungo e appuntito, e che il volo di sotto è stato solo un terribile incidente!
Ti sarà sembrato strano che sia passato un po’ di tempo prima che ti soccorressi, ma cerca di capirmi, Letizia: ero impietrita dalla paura.
Fortuna che sei arrivata in ospedale abbastanza in fretta.
E dunque, ecco il motivo per cui ti mando questo biglietto: per farti gli auguri per una pronta e tempestiva guarigione!
E anche se non sarà né pronta né tempestiva, non preoccuparti: ci sarò io con te. Ti aiuterò ad affrontare questo periodo in cui non riuscirai a muoverti. I dottori sono ottimisti, dicono che con le giuste terapie e la riabilitazione, potresti ricominciare a muovere le mani già entro i prossimi sei mesi. Poi, appena la frattura alla mandibola guarirà, ricomincerai anche a parlare!
Non è meraviglioso, Lety?
Te l’ho detto: le amiche si aiutano a vicenda.
Per sempre tua,
Samanthina
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