Testo di Andrea Bruccoleri;
immagini di Ana Fabiola Medina
Tag: Andrea Bruccoleri
Perennemente inquieto, Andrea Bruccoleri colleziona nostalgie di luoghi sconosciuti, permessi di soggiorno in qualità di extracomunitario, tappi di bottiglia e schede telefoniche. Detesta la mazurka “norteña” messicana, il paraculismo reazionario di Houellebecq, le persone che si definiscono expat. Alcuni suoi testi sono stati pubblicati su Malgrado le Mosche, Tremila battute, multiperso, Squadernauti, Grande Kalma e Rivista Blam. È presente nelle antologie cartacee Multiperso e Note d’inchiostro vol. 2.
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