di Martina Serusi
copertina di Sante Cutecchia
Tag: Sante Cutecchia
Nasco in un momento sbagliato.
I miei quattro nonni sono contadini.
Sempre in bici con mio fratello, ginocchia sbucciate.
Tanti sogni inquietanti.
Provo a suonare in alcune band.
Adolescenza. Estati passate a fare “lavori di bottega”, alcuni interessanti, altri noiosissimi, da catena di montaggio: farmacia (qualche giorno), macelleria (due giorni), falegnameria, parcheggiatore (non abusivo), negozio di elettrodomestici e consegna a domicilio di bombole del gas.
Tanti amori, alcuni persi.
Diploma di geometra e poi università per studiare, per troppo tempo, architettura. Viaggio ad Algeri per la tesi di laurea. Mal d’Africa.
Mi appassiono alla fotografia e imparo a disegnare mentre collaboro con Arturo Cucciolla.
Pubblico alcuni fotolibri ma la maggior parte dei progetti fotografici sono da anni in sospeso, alcuni persi in un hard disk danneggiato.
Mal d’Africa.
Provo a fare il prof a Bitonto, Bitetto, Brindisi, Nova Siri e finalmente Venezia.
Mi libero dell’automobile.
Esploro in bici tutta la laguna e le città nei dintorni.
È il momento giusto per imparare qualcosa dai contadini.
Il potere taumaturgico di Mike Bongiorno
di Gianluigi Bodi; copertina di Sante Cutecchia.
Il maestro
di Giulio Iovine; copertina di Sante Cutecchia.
Quarantasette paia di guanti rossi
di Anna di Leo; copertina di Sante Cutecchia